La tribù Chichimeca del Messico centrale si spostava, nomade, per seguire il ciclo di fioritura del cactus e per produrre la propria birra stagionale con i fiori di Opuntia. A Malta si produce un liquore di Opuntia chiamato Bajtra; un distillatore sull’isola di Sant’Elena ne crea un superalcolico chiamato Tungi; in Arizona producono una vodka all’Opuntia e Voodoo Tiki vende una tequila con infuso di Opuntia.

Anticamente il fico d’India era raggruppato, a livello di sistematica botanica, con la cholla. Recentemente i botanici le hanno separate, così i fichi d’India hanno il loro proprio genere: Opuntia spp.



Sono state identificate circa 25 specie di Opuntia e alcune specie, come la Opuntia humifusa, crescono non solo nel deserto ma ovunque, ad esempio sono diffusissime negli Stati Uniti orientali.

Comincia ora il periodo giusto per raccogliere i fichi d’Opuntia, responsabilmente e con attenzione ai glochidi. Sapevi fosse commestibile tutta la pianta?
http://Eleonora Matarrese – La Cuoca Selvatica